La parola “paradosso” ha origini greche e deriva dalla combinazione di due parole greche: “para”, che significa “contro” o “contrario a”, e “doxa”, che significa “opinione” o “credenza”. Quindi, letteralmente, “paradosso” significa “contrario all’opinione comune” o “contraddittorio rispetto a ciò che si crede”.

In filosofia, un paradosso è una situazione o un’affermazione che sembra contraddire l’opinione comune o che sembra auto-contraddittoria, ma che in realtà può essere dimostrata vera o utile se si guarda più attentamente.

Ad esempio, il paradosso del mentitore (in cui una persona afferma di mentire, creando una contraddizione) o il paradosso di Zenone (in cui un oggetto che si muove a una certa velocità sembra non poter mai raggiungere la meta, a causa dell’infinita divisione del tempo e dello spazio) sono esempi di paradossi che sfidano la logica comune, ma che possono essere utili per indagare i limiti della nostra comprensione.

In sintesi, l’etimologia della parola “paradosso” suggerisce un significato di contraddizione rispetto all’opinione comune, ma in filosofia un paradosso può anche essere un modo per esplorare concetti complessi o per sfidare la nostra comprensione del mondo.